I contratti di lavoro stagionali sono una particolare categoria contrattuale a termine, disciplinata dal nostro ordinamento. Rientrano quindi nell’insieme dei contratti di lavoro a tempo determinato, ma si differenziano per alcune importanti caratteristiche.
Se cerchi una definizione, sappi che il contratto di lavoro stagionale è un contratto che disciplina lo svolgimento di un’attività lavorativa che si svolge in un determinato periodo dell’anno ed è priva del carattere di continuità.
Si applica ad attività che si intensificano o devono essere svolte solo in determinati periodi dell’anno, spesso in virtù di particolari condizioni atmosferiche o per le caratteristiche del prodotto o servizio.
La normativa di riferimento è il D.P.R. 1525 del 1963 che prevede un elenco delle attività stagionali, ormai anche un bel po’ datate.
Recentemente è intervenuto il D.L. 87 del 2018, cosiddetto Decreto dignità, che ha rivisto i parametri e le caratteristiche dei contratti stagionali.
Se hai confusione e non ti è ancora chiara la differenza tra contratto stagionale e contratto a tempo determinato, questo elenco verrà sicuramente in tuo aiuto:
- I vari contratti stagionali possono superare la durata massima totale di 24 mesi, prevista per i contratti a tempo determinato.
- Nel lavoro stagionale non c’è obbligo di rispettare il cosiddetto stop and go cioè la pausa tra un contratto e l’altro.
- Non c’è un limite al numero di contratti successivi.
A parte queste caratteristiche distintive dei contratti stagionali rispetto ai normali contratti a tempo determinato, ti farà piacere conoscere gli elementi chiave dei lavori stagionali che forniscono maggiori garanzie ai lavoratori:
Innanzitutto, il lavoratore stagionale ha diritto di precedenza su nuove assunzioni a tempo determinato effettuate nella stessa azienda e per le stesse mansioni
I contratti stagionali non possono superare il tetto complessivo delle 4 proroghe. Se così fosse, a partire dalla quinta proroga, scatterebbe la conversione a tempo indeterminato, per tutelare il lavoratore.
Anche se il datore di lavoro non deve versare il contributo addizionale INPS del 1,4% della retribuzione, né l’incremento dello 0,5% ad ogni rinnovo di contratto, i lavoratori stagionali possono comunque accedere alla disoccupazione.
È prevista una disoccupazione denominata NASpI stagionali, che si ottiene rispettando i seguenti 3 requisiti:
- 13 settimane di contribuzione versata nei 4 anni precedenti il contratto stagionale.
- Nessun precedente utilizzo di NASPI.
- Almeno 30 giornate di lavoro nei 12 mesi precedenti la cessazione del contratto.
Infine, sappi che il lavoratore che firma un contratto stagionale è coperto dall’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, come per chi ha un contratto a tempo determinato.
Contratto di lavoro stagionale fac simile
Dopo questa mini guida sui contratti di lavoro stagionali, sicuramente ti è chiaro che il lavoro stagionale prevede che sia firmato un contratto per iscritto.
Di seguito troverai un fac simile di contratto di lavoro stagionale.
Eccoci al termine di questo focus sul lavoro stagionale. Ora hai davvero tutte le informazioni necessarie per firmare il tuo primo contratto di lavoro stagionale.