Oggigiorno, parlare di dote e controdote nei matrimoni in Italia è una situazione puramente “rara”. Sebbene nei primi anni del novecento la Legge prevedeva la stipulazione di un accordo tra le famiglie (dello sposo e della sposa) he racimolasse i beni che avrebbero costituito una famiglia, oggi è essa è stata abolita.
Nonostante alcune famiglie (anche nei restanti paesi), tengano ancora alla tradizione di dotare la sposa di corredo, utensili per la casa, terreni e persino altre proprietà, in Italia la cosiddetta dote e controdote, non è più d’obbligo.
Cos’era la dote e la controdote nei matrimoni
In Italia le famiglie della sposa, erano tenute a concedere (previe disponibilità economiche), allo sposo, dei beni che potevano racchiudere alcuni tra quelli sopra esposti. Chi non dotava la sposa di tali beni, era un vero e proprio drama.
La dote però, non diveniva proprietà dello sposo, ma egli poteva solamente occuparsi della sua gestione. Tant’è che qualora la sposa moriva prima di lui, il marito era tenuto a restituire i beni a loro concessi, alla famiglia della moglie (a patto che non ci fossero i figli).
Se invece, era il marito a dover lasciare per prima la moglie, lei avrebbe potuto fare della dote ogni cosa che desiderasse.
Le parti però, in un certo senso si equilibravano con la controdote. Nonché il futuro mantenimento che un marito avrebbe dovuto dare alla moglie, affinché ella potesse soddisfare le sue esigenze e bisogni primari.
La dote oggi: quale tradizione è rimasta?
Sebbene la dote oggi non è più obbligatoria, sono tante le famiglie che hanno deciso di voler mantenere la tradizione, omaggiando agli sposi ciò che potrebbe aiutarli a costruire il loro futuro.
Al primo posto le proprietà, o meglio dire un tetto dove abitare. In secondo luogo ci sono gli oggetti di famiglia (quadri, argento ed oro), e nei nuclei familiari più abbienti anche l’automobile.
Le tradizioni attuali, impongono le famiglie e gli sposi, a scegliere lenzuola, tovaglie, asciugamani e tutto il corredo moderno per abbellire la propria casa.
Dunque seppur dote e controdote sono oramai dei termini obsoleti e non più utilizzati, quella di regalare agli sposi dei beni o degli oggetti per il loro avvenire, rimane e resterà sempre una tradizione a cui le famiglie difficilmente si distaccheranno.