bonus donna disoccupata

Bonus donna disoccupata

Con il bonus donna disoccupata, si intende l’agevolazione per favorire l’occupazione femminile. Ovvero un benefit destinato ai datori di lavoro che decideranno di assumere personale femminile all’interno della loro azienda.

Per usufruire di questo incentivo statale, occorre soddisfare determinati requisiti. Le imprese che assumono delle donne in azienda, potranno sfruttare il bonus per poter aumentare la forza lavoro, senza sborsare ingenti somme di denaro. Come? Lo spieghiamo nell’articolo.

Bonus donna disoccupata: come richiederlo e i requisiti

Il bonus per una donna disoccupata, deve rispettare determinati requisiti. Il primo in assoluto, è quello di avere la cittadinanza italiana, oppure nel caso di mamme extracomunitarie, il permesso di soggiorno. esser rimasta senza una occupazione per un periodo minimo a 6, oppure 12 o ancora, 24 mesi.

I requisiti descritti da questo bonus, fanno riferimento alla Legge numero 92 del 2012, che stabilisce che per ottenerlo la donna dovrà:

  1. Avere minimo 50 anni di età, ed essere disoccupata da oltre 12 mesi.
  2. Avere qualsiasi età anagrafica, purché non abbia un’occupazione da minimo 6 mesi e dev’essere residente in una Regione italiana che può godere dei finanziamenti UE.
  3. Avere qualsiasi età anagrafica, purché senza occupazione da almeno 6 mesi, ma che svolge un’attività in un settore dove l’occupazione maschile è superiore a quella femminile (disparità occupazionali di genere)
  4. Qualsiasi età indipendentemente dalla residenza, purché non occupata da almeno 24 mesi.

Questo bonus per donne disoccupate può essere sfruttato durante tutto il 2023 (la scadenza è fissata al 31 dicembre). Al datore di lavoro verrà concesso uno sgravio contributivo del 100%, su un massimo di 8 mila euro annui.

La soglia concessa per lo sgravio dei contributi previdenziali è stata innalzata rispetto al 2022, il cui massimo era di 6 mila euro annui. Gli sgravi per l’assunzione delle donne possono essere utilizzati sia per coloro che hanno un contratto a tempo determinato, che per quelle con l’indeterminato.

Non di meno, l’agevolazione fiscale vale anche nel caso in cui il datore di lavoro trasformerà il contratto determinato ad un contratto indeterminato.

La durata del bonus per una donna disoccupata si differenzia in base al tipo di contratto:

  • Contratto a tempo determinato: un anno (12 mesi);
  • Contratto a tempo indeterminato oppure trasformato da “determinato” a “indeterminato”: un anno e mezzo (18 mesi).

Bonus assunzione donne 2023: cosa dice l’INPS?

Il bonus per l’assunzione delle donne nel 2023, si rivolge ad un target ampio. A breve, arriverà una circolare INPS specificare tutte le procedure (ben dettagliate), per poter spedire la domanda telematicamente.

Tra le categorie agevolative per le donne, vi sono quelle con oltre cinquant’anni di età. Una soluzione ideale per un target più svantaggiato rispetto ad esempio alle donne più giovani, o addirittura ragazze, che sono viste di buon e miglior occhio dalle imprese.

Oltre al bonus per mamme non lavoratrici erogato dai comuni italiani (assegno di maternità), questa agevolazione che permette alle imprese di ottenere uno sgravio sul versamento dei trattamenti previdenziali, può essere utilizzata anche da quelle donne con figli a carico.

Infatti, tra i requisiti non figura affatto nessuna esclusione per le donne che sono anche mamme. Tuttavia, entrambe le indennità non sono cumulabili, perché se otterrai un lavoro con il bonus da destinare ad una donna disoccupata, allo stesso tempo sarai esclusa dal sostegno al reddito per le madri disoccupate.

Questo perché l’assegno di maternità (per fare un esempio), e gli incentivi per le famiglie, hanno dei requisiti reddituali molto rigidi: non è possibile godere di alcun sostegno al reddito (come la disoccupazione NASpI), o non aver versato oltre 3 mesi di contributi nell’ultimo anno e mezzo (18 mesi).

Sei interessata al bonus per una donna disoccupata? In attesa della circolare INPS, potresti valutare l’idea di iniziare a mandare candidature – previo godimento dei requisiti – ed eventualmente, discutere dello sgravio contributivo con il tuo futuro datore di lavoro.